Chi sono?

Ciao! Sono Francesca, una piccola (piccolissima) artigiana che, dopo aver esplorato diverse arti, si è data alla ceramica. Ho scoperto che lavorare l'argilla mi permette di fare ciò che amo di più: dare forma alle mie fantasie e vederle crescere. Le mie ceramiche avranno sicuramente dei difetti, non è la perfezione che ricerco, ma un tocco di poesia in mezzo all’imperfezione. Abipo è il nome che ho scelto, significa “abitare poeticamente il mondo” e nasce dalla lettura di un libro che mi ha letteralmente cambiato la vita. Abitare poeticamente dovrebbe essere un mantra da ripetersi ogni giorno, il nostro scopo ed è il mio modo di vivere la realtà. Quando qualcosa mi piace molto mi viene da dire che è "poesia". Ma io non amo la poesia nella sua forma canonica. Mentre adoro letteralmente la poesia che si incontra per strada; sulle colline, dove vivo e lavoro; nelle parole scritte su carte pregiate o su ritagli di giornale e negli oggetti dimenticati. Mi appassiona tutto ciò che può essere fatto con le mani e trasformato in qualcosa che non era. Se sceglierai una delle mie ceramiche spero possa regalarti un pizzico di poesia. 

 

 

COME LAVORO? 

Realizzo ogni ceramica partendo da un pezzetto di argilla: viene modellata a mano e lasciata asciugare sotto teli di lino per alcuni giorni. Una volta asciutta viene rifinita con una spugna imbevuta di acqua per togliere le irregolarità. Ora l'argilla è pronta per essere dipinta: utilizzo gli engobbi che sono colori argillosi molto densi. Ogni dettaglio è finito con cura, seguendo la mia creatività. A questo punto l'argilla deve essere cotta per la prima volta all'interno di un forno ad alta temperatura. La cottura è lenta per permettere il totale rilascio dell'acqua: l'argilla resta in forno quasi 24 ore. Dopo la prima cottura la ceramica viene ricoperta con la cristallina, un liquido denso che una volta cotto produce una sorta di vetrificazione. Dopo questa seconda cottura la ceramica è finalmente pronta. I tempi sono lenti ed educano alla pazienza.